Abbiamo scelto il pepe Tellicherry per insaporire e dare un pizzico di originalità a tutti i nostri insaccati e preparazioni (cevapcici e arrosti). Originario dell’india, ha grani ruvidi e rugosi, una tonalità rosso scura ed un sapore aromatico con leggere note di piccante. Al mondo però esistono ben 600 tipi di Piper Nigrum.
A seconda di quando la bacca viene raccolta e come viene lavorata abbiamo 3 varietà principali:
-il pepe verde si produce dal frutto acerbo. Il frutto viene subito essiccato o conservato in salamoia o aceto oppure macinato. E’meno piccante di quello nero ma molto più aromatico. Ideale per le preparazioni di carne, verdure e a base di panna.
-il pepe nero è il più piccante di tutti. Si raccoglie a metà maturazione (quando da acerbo inizia a diventare rosso) e si fa poi essiccare per circa 7 giorni al sole oppure per poche ore in appositi essiccatoi. E’ideale per accompagnare la carne rossa ma ha un uso universale.
-il pepe bianco si ricava dalle bacche mature lasciate a macerare in acqua per circa una settimana. Dopo tale periodo le parti esterne si staccano e vengono eliminate del tutto per sfregamento. Viene poi essiccato al sole, raggiungendo un sapore meno piccante del nero e tendente al dolce. Perfetto abbinato con carni bianche, pesce, verdure e cocktail.
Ci sono poi dei falsi pepi che hanno forma e sapore similari: il pepe rosa ad esempio è un frutto di un arbusto sudamericano dal sapore simile al pepe verde, ma meno intenso. Il pepe grigio invece è una miscela tra nero e bianco.
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Parco Rizzani
Il parco fa parte del complesso di Villa Rizzani, edificato tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Si trova a 500 metri dal centro di Pagnacco ed è gestito dall’Azienda Regionale delle Foreste del FVG.
Il parco all’inglese si compone di un’ampio prato centrale circondato da maestosi alberi di conifere (abete rosso, carpino, cedro del Libano, cedro dell’Atlante, cedro dell’Himalaya), nonché interessanti esemplari di latifoglie come una splendida Magnolia kobus posta in posizione centrale, ed inoltre lecci, ippocastani, magnolie di Soulange, faggi rossi, tigli, querce rosse.
Il Parco diventa spettacolare nel mese di settembre grazie alla fioritura del ciclamino.
E’ aperto da Pasqua a metà novembre.
I vantaggi della filiera corta
La filiera corta ci permette di diminuire la distanza tra il produttore e il consumatore, in quanto si basa sul rapporto diretto di chi produce e di chi consuma. E’ caratterizzata da un rapporto diretto tra allevamento, macello e laboratorio di trasformazione e persegue i valori dell’eccellenza, della qualità e della rintracciabilità del prodotto.
L’obiettivo è garantire massima qualità dei nostri prodotti. Le nostre carni provengono da suini allevati nel nostro allevamento, alimentati con mangimi vegetali OGM free. Le persone giocano un ruolo fondamentale per garantire un prodotto eccellente: la lavorazione prevede la mano dell’uomo a tutti i livelli e la cura di un occhio esperto fa la differenza in ogni fase, dalla scelta della materia prima alla trasformazione.
Ogni settimana proponiamo ai nostri clienti una grande varietà di salumi prodotti artigianalmente senza additivi e conservanti e tutti i tagli freschi di carne: lonza, coppa, costine, arrosti, salsiccia, carne macinata, spiedini e tanto altro ancora. Freschezza e convenienza sono i nostri punti di forza. Però c’è qualcosa in più: il rapporto con i nostri clienti va oltre il semplice rapporto commerciale, è un rapporto di fiducia reciproca.
Alimentazione sostenibile e km 0
La definizione di alimentazione sostenibile è arrivata dalla FAO nel 2010: sono sostenibili quegli stili alimentari “con un basso impatto ambientale, che contribuiscono a garantire la sicurezza alimentare e una vita sana alle generazioni presenti e future. Le alimentazioni sostenibili sono protettive e rispettose della biodiversità e dell’ecosistema, culturalmente accettabili, accessibili, economicamente corrette e convenienti; nutrizionalmente adeguate, sane e sicure; con la capacità di ottimizzare le risorse naturali e umane”. Mangiare sostenibile è un concetto che non si applica solo alle scelte dei consumatori, ma che include tutta la catena di produzione e consumo del cibo.
Noi sosteniamo la necessità di alimentarsi in modo sostenibile e spieghiamo ai nostri clienti come è possibile farlo. La nostra produzione di carne ha un basso impatto ambientale, è eticamente corretta ed economicamente accessibile in quanto conveniente, sana e sicura dal punto di vista nutrizionale.
Scegliere i nostri prodotti significa fare una scelta consapevole di acquistare cibo che ha un basso impatto ambientale: nel produrre la nostra carne non ci sono state emissioni inquinanti né dispendio energetico né tantomeno sofferenza animale o sfruttamento lavorativo.
L’alimentazione dei nostri maiali è composta da granoturco prodotto nelle nostre proprietà ed è rigorosamente OGM free. Disponiamo di un impianto fotovoltaico da 20kw sul tetto dell’azienda agricola che in primavera ed estate ci permette di avere l‘autosufficienza energetica e in inverno di ridurre del 50% i consumi di energia elettrica.
Inoltre grazie alla vendita diretta riduciamo a zero i passaggi tra il produttore ed il consumatore e abbattiamo le spese legate alla distribuzione e al trasporto.
Scegliere di acquistare le nostre carni e salumi a km 0 è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado di valorizzare le produzioni locali.
Il consumatore, che compra i nostri prodotti, fa quindi una scelta precisa, al momento dell’acquisto, ed è indipendente dalle manipolazioni pubblicitarie operate dalla grande distribuzione.
Perché produrre senza conservanti?
La maggior parte dei salumi presenti sul mercato contengono conservanti: nitriti o nitrati. L’industria alimentare giustifica l’uso dei conservanti al fine di evitare le contaminazioni batteriche. In verità le carni lavorate nell’industria non sono fresche e quindi i conservanti sono fondamentali in quanto la carne è già contaminata da germi o batteri.
Purtroppo i conservanti sono pericolosi per la salute: i nitriti sono composti chimici tossici per l’uomo e specialmente per i bambini, in quanto riducono il trasporto di ossigeno verso i tessuti. I principali sono: E249 (nitrito di potassio) e E250 (nitrito di sodio). I nitrati, identificati dalle sigle E251 (nitrato di sodio) e E252 (nitrato di potassio) non sono di per sè pericolosi, ma si trasformano in nitriti a causa di reazioni chimiche con altri alimenti e con la flora batterica presente nella saliva.
Purtroppo, anche se sono pericolosi per la salute, è consentito usarli anche nei salumi e insaccati DOP e IGP. Le ragioni sono: mantenere il colore rosso o rosa della carne e preservare i prodotti dalle contaminazioni batteriche.
La nostra produzione artigianale invece è una viva dimostrazione che si puo’ produrre salumi senza conservanti, utilizzando solo la nostra carne a km 0, il sale e le spezie.
Per fare questo utilizziamo poche e semplici regole: 1) massima attenzione all’alimentazione dei nostri maiali utilizzando solo granoturco di nostra produzione e mangimi vegetali OGM FREE, in modo tale da mantenere le carni sode e con poca umidità; 2) lavorazione di carni freschissime, trasformate o insaccate nel giro di poche ore rigorosamente in ambienti igienicamente sani e protetti 3) stagionatura lenta.
L’importanza della tracciabilità
Perché per noi la tracciabilità (tracking in inglese) è importante? Perché permette di dare valore alle nostre carni e ai nostri salumi.
Per tracciabilità (tracking in inglese) si intende la capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di ogni prodotto attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione mediante identificazioni documentate.
La tracciabilità/tracking è il processo che segue il prodotto dall’inizio alla fine e fa in modo che, ad ogni stadio attraverso cui passa, vengano lasciate opportune tracce (informazioni). Ciò che è essenziale ai fini della tracciabilità è l’identificazione delle aziende che hanno partecipato alla formazione di ciascuna unità di prodotto singolarmente e materialmente identificabile e che pertanto ne hanno la responsabilità. Comunicare un metodo di produzione, l’origine geografica, la categoria o la composizione di un prodotto non significa invece propriamente parlare di rintracciabilità, bensì di etichettatura. L’etichetta è infatti lo strumento che permette di trasferire ai consumatori informazioni relative al prodotto.
La tracciabilità è un utile strumento di tutela dei nostri consumatori in quanto ci permette di facilitare i controlli e di richiamare i prodotti in caso si verificasse la necessità. Siamo in grado di analizzare ogni anomalia presente nei nostri prodotti e siamo in grado di rintracciare ogni possibile causa di eventuali difformità della qualità del prodotto. In questo modo vogliamo ridare fiducia ai nostri consumatori, rendendo trasparente il sistema e permettendo un contatto fra chi produce e chi consuma.