Roccoli e Bressane a Fontanabona

I roccoli e le bressane sono vere e proprie opere di ingegneria arborea che venivano costruite in corrispondenza delle rotte migratorie autunnali e primaverili. La forma rettangolare caratterizza la bressana e la differenzia dal roccolo, che ha la struttura e funzione analoga ma pianta rotonda. In passato erano importanti fonti di approvvigionamento per la popolazione locale, che viveva tra mille difficoltà in un territorio aspro e difficile. Antichi saperi e conoscenze erano alla base della scelta della localizzazione, della scelta degli alberi ed arbusti più consoni e delle modalità di potatura delle piante.
Queste strutture vegetali, anticamente utilizzate per la cattura degli uccelli, sono state oggi riscoperte come elementi di qualificazione del paesaggio e per l’osservazione dell’avifauna.
E’ partito dal piccolo comune di Montenars un progetto di riconversione e salvaguardia, che coinvolge tutto l’arco alpino, di queste opere anticamente utilizzate per intercettare le rotte migratorie e per la cattura degli uccelli. Un sentiero anulare, di facile percorrenza, collega alcuni dei roccoli superstiti, ancora oggi conservati grazie ad una legge regionale che contribuisce al loro mantenimento. E’ un’occasione per immergersi nei boschi in cui domina il castagno e godere degli splendidi panorami sulle Prealpi Giulie e la pianura friulana.

Castello di Colloredo di Monte Albano

E’ il castello più famoso e più bello di tutto il Friuli. Qui Ippolito Nievo scrisse le “Confessioni di un italiano” e vi abitò a lungo in quanto la nonna Ippolita apparteneva alla famiglia dei Colloredo. Nelle Confessioni troviamo forti analogie tra il castello di Colloredo e quello di Fratta del romanzo. Nella torre si trovava uno studio con affreschi di Giovanni da Udine, di cui si sono salvati pochi resti.
Prima del terremoto del 1976, il castello era costituito da un nucleo centrale, tre torri, due ali ed una triplice cinta di mura con perimetro ellittico.
La ricostruzione è ancora in corso d’opera e per ora sono visibili la torre con l’orologio e l’ala ovest, dove ha sede la Comunità Collinare del Friuli.
Per informazioni e visite www.consorziocastelli.it.

Parco Rizzani

Il parco fa parte del complesso di Villa Rizzani, edificato tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Si trova a 500 metri dal centro di Pagnacco ed è gestito dall’Azienda Regionale delle Foreste del FVG.
Il parco all’inglese si compone di un’ampio prato centrale circondato da maestosi alberi di conifere (abete rosso, carpino, cedro del Libano, cedro dell’Atlante, cedro dell’Himalaya), nonché interessanti esemplari di latifoglie come una splendida Magnolia kobus posta in posizione centrale, ed inoltre lecci, ippocastani, magnolie di Soulange, faggi rossi, tigli, querce rosse.
Il Parco diventa spettacolare nel mese di settembre grazie alla fioritura del ciclamino.
E’ aperto da Pasqua a metà novembre.

La torbiera di Lazzacco

La torbiera si trova a nord dell’abitato di Lazzacco, nei Comuni di Pagnacco e Moruzzo, esattamente tra la prima e la seconda cerchia delle colline moreniche a nord-ovest di Udine e si estende per circa 16 ettari. E’ una torbiera intermorenica nata durante il ritiro del ghiacciaio “Tilaventino”, che nel periodo di massima espansione raggiungeva la zona dove sorge ora Udine. Il ghiacciao “Tilaventino” ha formato le tre cerchie collinari che costituiscono l’anfiteatro morenico del Tagliamento.
E’ divisa in due luoghi separati da uno sterrato, comprende da una parte una torbiera e un magredo e dall’altra una torbiera bassa alcalina che ha una pozza d’acqua limpidissima e profonda.
Si tratta di un “biotopo”naturale” tutelato dalla legge regionale n°42 / 1996 (legge sui Parchi), si tratta di habitat che devono essere assolutamente protetti perché contengono specie divenute rare e a rischio di estinzione. Si possono trovare alcune specie botaniche molto interessanti e rare tra cui: Allium suaveolens, Euphrasia marchesetti, Plantago altissima, Gentiana pneumonanthe, Senecio paludosus e Spiranthes aestivalis. La fauna è dominata da tritoni, rane, salamandre, la testuggine palustre Emys orbicularis e la puzzola (Mustela putorius).
Nelle limpide acque vivono il mollusco Vertigo angustior e il gamberetto Niphargus dolenianensis.
E’ stata inoltre segnalata la presenza della libellula Nehalennia speciosa, che si riteneva ormai estinta in Italia.

Borgo e castello di Fontanabona

Fontanabona è un borgo all’interno del comune di Pagnacco in provincia di Udine. Il nome si deve ad una sorgente che sgorga accanto alla piazza del paese.
Sul colle accanto al borgo sorge il Castello con annesso un bellissimo parco: in realtà ha l’aspetto di una villa padronale settecentesca. Il primo nucleo fortificato risale all’epoca longobarda. Inizialmente è di proprietà dei nobili di Fontanabona, poi nel corso del XV secolo passa ai Savorgnan ed infine nel 1609 la Serenissima lo vende a Francesco Mantica che lo lascia alla propria famiglia. Il castello assume la forma attuale successivamente a dei rifacimenti effettuati nei secoli XVII e XVIII. Nel 1819 passò dai Mantica ai Valentinis Mantica e nel 1969 il complesso fu lasciato in eredità alla regione dall’ultimo proprietario: Raimondo Capsoni de Rinoldi.
La villa-castello odierna si sviluppa su 3 piani e si affaccia sul Cormôr. Le parti originali del castello sono visibili nel muro di cinta che delimita il giardino e in alcune parti murarie del corpo centrale.
All’interno del parco sorge una chiesa gentilizia, dedicata ai SS. Filippo e Giacomo risalente al XIII secolo.
E’ residenza privata ed il parco è visitabile solo il 1 maggio durante la Festa di Primavera di Fontanabona.

Il Museo di Storia Contadina a Fontanabona

L’immagine che vedete ritrae un vecchio forno che si trova esattamente alle spalle del Museo di Storia Contadina in località Fontanabona di Pagnacco, a due passi dalla nostra azienda agricola. Questi antichi edifici rurali appartenevano al vecchio Feudo di Fontanabona, risalente al XVII-XVIII secolo.

Il museo ha una ricchissima raccolta di oggetti della vita contadina e dell’attività tessile: attrezzi utilizzati nel lavoro dei campi, nell’allevamento degli animali, nella vendemmia e nella coltura del baco da seta.

Museo di Storia Contadina 
Via Ciuch, 7 – Località Fontanabona
I – 33010 Pagnacco (UD)
Tel.: +39 0432 661049 (Museo) / +39 0432 661960 (Comune) / +39 333 4324869
www.museopagnacco.it
museo.pagnacco@libero.it

Ingresso gratuito

Aperto sabato dalle 15:00 alle 18:30 e domenica dalle 10:00 alle 18:30.

 

 

 

Itinerari turistici in Friuli-Venezia-Giulia

 

Le piste ciclabili che si incontrano nelle vicinanze dell’azienda agricola sono una scoperta continua di colori, paesaggi e testimonianze di storia.

Sono paesaggi semplici che in ogni stagione si vestono di colori diversi ma sempre vivi e sempre incredibili.

Chi ama la natura, trova qui il suo ambiente ideale. Si trovano fiori comuni come il tarassaco e fiori rarissimi come le orchidee selvatiche. Non è affatto raro trovare lepri, scoiattoli e uccelli di ogni specie.

Chi ama la storia trova castelli, chiese e ville, testimoni immortali del nostro passato.

Una semplicità piena di sorprese è quello che vi aspetta percorrendo a piedi o in bici questi percorsi.

Per maggiori informazioni vi consigliamo di consultare il sito www.vallecormor.com/percorsi.